Biorubrica periodica di ecocosmesi e proprietà delle piante
Si parla tanto di agricoltura biologica, ecologia, mangiare sano e rispetto per l’ambiente. Si parla altrettanto di ecocosmesi, INCI dei prodotti, henné ed erbe ayurvediche, ma quanto ci si sofferma a conoscere le singole piante, le loro meravigliose proprietà e come usarle?
In questa nuova rubrica, #ErbediDriade, voglio condividere con voi le mie conoscenze naturali, acqui-site sul campo e per passione.
Ci scambieremo domande e soluzioni sul mondo della cosmesi naturale e, perché no?, sulla cura delle piante oggetto di ogni puntata.
Proprio grazie alla condivisione, negli ultimi anni abbiamo partecipato a una vera e propria riforma nel campo della cosmetica che ha portato le industrie a cambiare rotta, a puntare su qualcosa che non fosse necessariamente nato dalla sintesi chimica. Hanno preso vita nuove aziende ecosostenibili e i colossi della cosmesi hanno creato linee ad hoc.
Perché?
Perché siamo stati noi, con le nostre domande, le scelte, con le ricerche sugli INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) e la condivisione delle varie esperienze personali, a rovesciare le carte in tavola; abbiamo assistito e partecipato a una riforma che ha portato il consumatore finale a informarsi, a capire che un silicone nello shampoo non potrà mai curare o ristrutturare proprio come una pellicola trasparente sulla faccia non ci farà respirare meglio.
Questo fa capire il potere del branco: dovremmo sempre ricordarlo. La chiamo Riforma perché pacifica, ma possiamo anche definirla Rivoluzione perché ha come arma la conoscenza.
Ma adesso abbassiamo il vessillo e concentriamoci su questa prima puntata di Erbe di Driade.
Care lettrici, cari lettori, dobbiamo conoscerci, per cui voglio proporvi alcuni quesiti:
- qual è la vostra routine per la cura di corpo e capelli?
- quale problematiche volete risolvere?
- usate già prodotti naturali?
Aspetto le vostre risposte nei commenti e sui social!
E adesso, che #ErbediDriade abbia inizio.
CASSIOPEA
Sarò sincera: ho deciso per puro caso di incominciare la rubrica presentandovi la Cassia. Prima di scrivere questo articolo leggevo un libro di Oscar Wilde – autore che amo – ma ero distratta e mi chiedevo: “Di quale pianta parlerò nella prima puntata?”, poi ecco che leggo una splendida metafora di Wilde in cui cita la Cassia e dunque, boom!, decido all’istante che sarà lei la protagonista.
(In fondo all’articolo potrete leggere il paragrafo in questione) .
Ma che c’entra Cassiopea?
A parte la consonanza, proprio niente. Il nome della costellazione non ha legami con la pianta, se non a livello fonetico, tuttavia… conoscete la storia della ninfa greca?
Cassiopea – la madre di Andromeda – fu una regina d’Etiopia. Vanitosa e arrogante, passava il tempo a pettinarsi i capelli e ad atteggiarsi da superiore, così un giorno fu punita da Poseidone che mandò il mostro Ceto a distruggere il suo regno.
Da lì si passa poi alla leggenda di Andromeda: per salvare il regno, Cassiopea dovette sacrificare la figlia, incatenandola a uno scoglio per darla in pasto al mostro. Apollo però la vide e se ne innamorò, così venne liberata e Cassiopea, per nemesi di Poseidone – non soddisfatto – la trasformò in costellazione.
Quindi Cassiopea, prima di finire nel firmamento, amava curare i propri capelli e anche noi, grazie alle proprietà della Cassia, possiamo farlo. (E Poseidone non si arrabbierà, visto che useremo prodotti che non inquinano i mari).
POLVERE DI CASSIA OBOVATA
La polvere di Cassia obovata – da cui viene estratta – viene volgarmente (e commercialmente) chiamata henné neutro, anche se di henné non ha proprio niente.
Per sfatare un mito: l’henné ha solo ed esclusivamente potere tintorio rosso e deriva dalla pianta di Lawsonia inermis. Tutte le varianti presenti in commercio sono solo delle miscele di erbe ayurvediche che portano a colorazioni di diverso tipo e contengono sempre (o spesso) della Lawsonia, essendo l’unica in grado di attaccarsi alla cheratina del capello. Per cui: NON esiste l’henné nero, NON esiste l’henné castano né tantomeno quello neutro. Ma su questo argomento ci soffermeremo nel prossimo numero, ora torniamo alla Cassia obovata.
La polvere di Cassia va miscelata con acqua calda e lasciata a riposare una ventina di minuti prima di essere applicata sul cuoio capelluto e sulle lunghezze. La posa può durare da un minimo di venti minuti fino a un massimo di due ore.
Spesso nelle istruzioni d’uso delle confezioni c’è scritto che aiuta ad aumentare il diametro del fusto del capello, ma anche qui bisogna essere un po’ più precisi: siccome non si attacca alla cheratina del capello – come detto sopra – l’effetto ispessente ha duratura limitata, per cui non aspettiamoci miracoli.
Tuttavia, la Cassia obovata ha veramente delle ottime proprietà per i capelli: li rinforza, li rende più lucidi e morbidi; ideale per i capelli fini e sfibrati. Subito dopo l’applicazione potrebbero risultare più ruvidi e talvolta secchi, ma dura poco e poi restano solo i benefici.
Se ossidata in ambiente acido, sui capelli biondi tende ad accentuare i toni e può scurire in alcuni casi ; quelli bianchi naturali assumono invece un aspetto dorato. Se unita alla Lawsonia, tende a minimizzare i toni rossi, per cui si otterrebbe un colore più ramato. Questo anche con altre polveri riflessati: tende ad abbassare il potere tintorio.
Alcune note importanti:
- non usare su capelli decolorati;
- se usato in purezza (senza l’aggiunta di Lawsonia o altre erbe) potete stare tranquilli sui capelli biondi, ma se unite altre polveri, ATTENZIONE! Prima di procedere con la colorazione totale, fare sempre la prova su una ciocca.
Come mai?
Ricordatevi che si tratta di erbe naturali, non di tinte chimiche, per cui l’effetto finale dipenderà da capello a capello, difficilmente ci saranno due tonalità uguali;
- essendo una pianta delle famiglia delle leguminose, può dare reazioni allergiche a chi soffre di fauvismo.
La polvere di Cassia, inoltre, non contiene saponine, per cui non ha effetto lavante né può essere usata come impacco di pulizia. Inoltre in commercio si trovano anche diversi prodotti che la contengono, di seguito uno che sto usando personalmente e con cui mi trovo molto bene.
PRODOTTI CONSIGLIATI
ANARKHIA
CASSIA Gel Rinforzante e Modellante per i capelli
Gel styling senza risciacquo, ha proprietà rinforzanti anche grazie al Methi (fieno greco), aloe vera e oli vari.
Io ho i capelli mossi, sottili, e lo sto usando quasi quotidianamente, la mattina. Devo dire che lascia i capelli ben definiti e non appesantisce. CONSIGLIATO
€ 14,89 su ecco-verde.it– 100 ml
E SE VOLESSI COLTIVARLA?
Come ogni pianta che si rispetti, anche la Cassia ha diverse specie; ma ci concentreremo su due in particolare: la Cassia floribunda e la Cassia obovata.
Nel nostro vivaio trovi la CASSIA FLORIBUNDA, la più utilizzata nei giardini.
CASSIA FLORIBUNDA
(Senna corymbosa septentrionalis)
Usata nel giardinaggio, la Cassia floribunda è una pianta delle genere Senna originaria del Sudamerica (Uruguay, Argentina).
Pianta dalle foglie semipersistenti, resistente al freddo (ma non al gelo), dona in estate una meravigliosa fioritura gialla, che tanto ricorda quella degli anemoni selvatici color dell’oro.
Di struttura legnosa, si sconsiglia di metterla in zone con poca terra data la celere crescita.
CASSIA OBOVATA
(Senna Italica)
È da lei che viene ricavata la polvere tanto usata nella cosmesi.
La cura della pianta è come la precedente.
PIANTA UN LIBRO
CITAZIONE DI OSCAR WILDE – DE PROFUNDIS
“Dov’è il Dolore, là il suolo è sacro. Un giorno ti renderai conto di ciò che questo significa. Fino a quel giorno, non saprai nulla della vita. Robbie, e altre anime come la sua, sanno rendersene conto.[…]
Fu con questo spirito e con questa forma d’amore che i santi si inginocchiavano a lavare i piedi ai poveri o baciavano il lebbroso sulla guancia. Io non gli ho mai detto una parola in proposito. Fino ad oggi non so se egli sia a conoscenza che mi ero accorto del suo gesto. Non è cosa di cui si possa ringraziare formalmente con parole formali. Io la serbo nel tesoro del mio cuore. Ve la tengo come un debito segreto, pensando con gioia che non potrò mai ripagarlo. È imbalsamato e tenuto in serbo con la mirra e la cassia di molte lacrime.”
MA CHI È LA DRIADE?
ERBE DI DRIADE, ok… ma chi è la Driade?
Scoprilo leggendo il mio romanzo, DRYADEM, edito da The Pink Factory e disponibile su Amazon e Giunti al Punto in versione cartacea e digitale.
Gair Wid,
Marie Albes